Giovedì 18 agosto 2011
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Alcide De Gasperi visto dal Pci
Giuseppe Vacca
Nell’edizione 2011 della Lectio degasperiana, la Fondazione ha deciso di affrontare una dimensione politica più intensa e interna alla storia collettiva del paese. Una dimensione che ha visto De Gasperi e Togliatti guidare i due più grandi partiti politici di massa dell’Occidente, governare insieme nella transizione postfascista, edificare nell’Assemblea costituente le basi della democrazia italiana. Allo stesso tempo, i due uomini politici si sono scontrati nell’aspra competizione per il governo del paese e si sono divisi sulle grandi scelte strategiche della ricostruzione e della collocazione internazionale dell’Italia.
Un appuntamento importante, anche alla luce della crisi della politica, della scomparsa dei vecchi partiti, della difficoltà di raccordare la contemporaneità con la storia della nostra Repubblica. Un’occasione per ragionare sul fatto che il Pci, che ha sempre rispettato l’uomo De Gasperi, non è però mai riuscito a fare del tutto i conti con la grandezza e la particolarità della sua figura.
Giuseppe Vacca (Bari, 1939) si è laureato in Filosofia del diritto nel 1961. Nel 1968 ha frequentato la London School of Economics, seguendo corsi di Storia economica degli USA e dell’URSS. Fin dagli anni giovanili ha sempre svolto una intensa attività politica e di organizzatore di cultura, culminata con l’impegno dedicato alla casa editrice De Donato tra i primi anni Settanta e il 1983. In questa attività si colloca anche la fondazione dell’Istituto Gramsci pugliese, nel 1975. Dal 1966 ha insegnato Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bari. Dal 1978 al 1983 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione della RAI ed è stato deputato nella 9a e 10a legislatura. Dal gennaio 1988 è direttore della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Membro del comitato centrale del Pci dal 1972 al 1991.