Alcide De Gasperi
nel periodo asburgico
1881
3 aprile. Nasce a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo De Gasperi e Maria Morandini. Il padre è capoposto maresciallo maggiore presso la locale gendarmeria.
1896
Si iscrive all’Imperial-regio ginnasio superiore di Trento.
26-30 settembre. Partecipa al Congresso internazionale antimassonico di Trento.
1898
16 agosto. Partecipa al primo Convegno degli studenti cattolici trentini a Cles.
1899
8 agosto. Partecipa a Pergine al primo congresso dell’Associazione Universitaria Cattolica Trentina (AUCT).
1900
20 luglio. Consegue la maturità presso l’Imperial-regio ginnasio superiore di Trento.
6 ottobre. Si iscrive alla Facoltà filologica dell’Università di Vienna. Durante il periodo viennese inizia a scrivere sulla Reichspost e sulla rivista trentina La Voce Cattolica.
1901
17-22 settembre. Nell’ambito del IV Congresso dell’AUCT a Mezzocorona, in cui tiene il suo primo significativo intervento pubblico, viene eletto segretario dell’Associazione.
1902
Marzo. Si reca a Roma insieme a Ernst Commer (1847-1928), per il quale funge da segretario e interprete, per partecipare alle celebrazioni per il XXV anniversario del pontificato di Leone XIII; lì conosce l’esponente del movimento democratico-cristiano Romolo Murri e lo scrittore Antonio Fogazzaro.
26 marzo. Accompagnato da E. Commer, è ricevuto in udienza da papa Leone XIII e dal cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, segretario di stato vaticano. De Gasperi si rivolge al pontefice a nome delle Società cattoliche degli studenti viennesi e dell’AUCT.
Agosto. Diviene corrispondente stabile de La Voce Cattolica.
1904
4 ottobre. Viene prescelto, mediante un «contratto di locazione d’opera», come nuovo direttore de La Voce Cattolica.
19 ottobre. Entra a far parte, insieme a Enrico Conci, Guido de Gentili ed Emanuele Lanzerotti, della direzione della neonata Unione politica popolare del Trentino (UPPT), presieduta da monsignor Baldassarre Delugan.
3 novembre. Insieme ad altri 137 studenti italiani è arrestato e tenuto in carcere per venti giorni in seguito agli scontri fra studenti di lingua italiana e di lingua tedesca in occasione dell’inaugurazione di un corso in lingua italiana presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Innsbruck.
1905
19 luglio. Consegue «con distinzione» la laurea in filologia moderna discutendo, sotto la guida del professor Jacob Minor, la tesi dal titolo «Die glücklichen Bettler von Carlo Gozzi und ihre deutschen Bearbeitungen».
27 agosto. A Riva del Garda, si pronuncia in favore di una proposta governativa per la nascita di un’Università a Trento. Cesare Battisti lo accusa di opportunismo.
1° settembre. È nominato dal vescovo Celestino Endrici direttore de La Voce Cattolica, quotidiano poi rinominato Il Trentino il 17 marzo 1906.
1906
15 gennaio. Muore a soli 23 anni il fratello minore Luigi Mario, sacerdote.
1909
7 marzo. A Maia Bassa, presso Merano, si scontra in un dibattito con Benito Mussolini, che da febbraio è segretario della Camera del lavoro di Trento.
15 dicembre. È eletto consigliere comunale a Trento (manterrà la carica fino al 1914).
1910
3 dicembre. Muore la madre Maria a 54 anni.
1911
13 giugno. È eletto deputato al Parlamento di Vienna, ottenendo oltre il 72% dei voti nel collegio elettorale di Fiemme-Fassa-Primiero-Civezzano.
13 ottobre. È membro della Commissione per l’industria e la stampa, carica che manterrà fino al 27 giugno 1912.
1914
6 maggio. È eletto deputato alla Dieta tirolese di Innsbruck, ottenendo oltre il 78% dei voti nel collegio elettorale di Fiemme-Fassa.
28 luglio. Il Parlamento di Vienna viene chiuso e decade l’immunità dei parlamentari.
Settembre. Incontra a Roma l’ambasciatore austriaco Karl Macchio, al quale offre rassicurazioni circa la lealtà dei trentini alla corona imperiale.
18 novembre. È ricevuto a Roma da papa Benedetto XV, al quale confida la propria inquietudine per le sorti della gente trentina di fronte allo svilupparsi del conflitto.
1915
Febbraio. Incontra, a Vienna, Friedrich Funder, direttore della Reichspost, per discutere delle voci riguardo a una cessione pacifica del Trentino all’Italia.
16 marzo. Incontra a Roma il ministro degli esteri italiano Sidney Sonnino e il ministro del tesoro Filippo Meda.
22 maggio. II Trentino sospende le pubblicazioni.
24 maggio. Insieme al vicepodestà di Trento, Francesco Menestrina, parte alla volta di Salisburgo, per chiedere spiegazioni in merito alla deportazione dei trentini in Austria, Boemia e Moravia. A Innsbruck, fermati dal luogotenente Toggenburg, vengono informati dello scioglimento d’ufficio del Consiglio comunale di Trento.
28 giugno. Fonda il Bollettino del segretariato per richiamati e profughi.
25 luglio. Essendo stato incluso nelle liste di proscrizione della polizia austriaca, lascia il Trentino per Vienna.
Agosto. A Vienna, assieme a monsignor Baldassarre Delugan, entra a far parte del «Comitato di soccorso per i profughi meridionali». Visita i profughi trentini dell’Austria Superiore e di Boemia, denunciando al governo centrale le condizioni disumane in cui questi sono costretti a vivere.
1917
31 maggio. Riapre il Parlamento austriaco.
12 giugno. In occasione di un’interpellanza al Primo ministro austriaco, denuncia le violenze, gli arresti e le deportazioni perpetrate a danno delle popolazioni trentine, senza tuttavia ricevere risposta.
17 giugno. È eletto membro della Commissione per il bilancio a Vienna.
27 giugno. È eletto membro sostituto della Commissione per l’alimentazione e membro della Commissione centrale per i profughi.
28 giugno. Eletto nuovamente membro della Commissione per la stampa.
3 luglio. Diviene membro sostituto della Commissione per l’economia di guerra.
28 settembre. Nel corso di un dibattito parlamentare sulla legge finanziaria provvisoria, denuncia al Parlamento austriaco il venir meno delle tutele delle minoranze nazionali in Austria-Ungheria, con particolare attenzione alla minoranza italofona trentina, in concomitanza con l’aumentare delle istanze nazionalistiche austro-tedesche.
1918
4 ottobre. Pronuncia in Parlamento un duro discorso contro la «schiavitù politica» del popolo trentino; la stampa viennese interpreta il suo intervento come «un leggero congedo dall’Austria».
11 ottobre. Tiene il suo ultimo discorso al Parlamento di Vienna in cui sostiene che in caso di plebiscito «la stragrande maggioranza della popolazione italiana» della provincia tirolese avrebbe optato per il Regno d’Italia.
24 ottobre. A Vienna è segretario del costituendo Fascio Nazionale Italiano, che riunisce tutti i deputati italiani (trentini e adriatici) popolari e liberali.
27 ottobre. Si reca in Svizzera con gli onorevoli Enrico Conci e Valeriano Malfatti. Qui prende contatti con il ministro plenipotenziario italiano a Berna per negoziare aiuti alla gente trentina.
6 novembre. A Roma viene accolto alla stazione dal sottosegretario Ferdinando Martini. Seguiranno colloqui con Orlando, Sonnino e Salandra.
23 novembre. Esce il primo numero de II nuovo Trentino, di cui conserva la direzione.
La cronologia, a cura di S. Malfatti, è tratta da G. Tognon, a cura di, Lezioni degasperiane 2004-2018, Trento, FBK Press, 2018.