Frammenti di vita
La nuova rubrica sull’epistolario degasperiano
L’epistolario degasperiano è il progetto che raccoglie le lettere inviate e ricevute da De Gasperi nel corso della sua vita in un’unica piattaforma digitale aperta, accessibile, sistematica.
La rubrica “Frammenti di vita” nasce proprio dalle sofisticate possibilità di ricerca permesse dalla piattaforma e ha uno scopo preciso: illuminare momenti, persone, episodi che hanno segnato – anche in piccolo – la vita quotidiana di De Gasperi.
“Frammenti di vita” è disponibile ogni mese sui canali social della Fondazione (Facebook e Instagram) e finora sono usciti due episodi.
1. Il rimprovero rivolto ad Andreotti

1951.
De Gasperi scrive su un biglietto a Giulio Andreotti:
“Andreotti!!!
Non hai ancora visitato la mostra del Caravaggio!
Iniquo!”
La colpa di Giulio Andreotti? Non aver trovato il tempo per ammirare la mostra di Caravaggio a Milano, curata da Roberto Longhi nelle sale del Palazzo Reale di Milano nel 1951: il primo e decisivo passo che trasformerà Caravaggio da oscuro pittore perso nell’oblio all’icona artistica che tutti conosciamo.
2. Il libro mancato per Mondadori

14 giugno 1954.
De Gasperi scrive ad Arnoldo Mondadori:
«Caro Mondadori,
[…] ho capito che c'è stato un malinteso. Lei attendeva da me una conferma di massima circa le mie memorie. Io invece ritenevo che l'iniziativa spettasse all'editore.
Comunque ora chiarisco […]: ch'io avrei il proposito di scrivere le mie memorie, affidandole a un Mondadori, di cui apprezzo altamente l'intraprendenza organizzativa e la serietà e consistenza editoriale. E ciò nella speranza che il Signore mi conceda tempo e salute. Mi creda frattanto
Suo aff.
Degasperi»
Queste righe raccontano di un’incomprensione, come ne possono capitare numerose nelle nostre vite lavorative, ma raccontano anche di un libro di memorie che avrebbe potuto dirci di più del punto di vista di De Gasperi sulle tappe da lui vissute, ma che purtroppo non vedrà mai la luce: circa due mesi dopo aver scritto queste parole De Gasperi morirà a Sella Valsugana. Quel libro rimarrà solo un pensiero e una possibilità che mai si realizzeranno.