Edizione nazionale dell'epistolario di
Alcide De Gasperi
De Gasperi ha fatto politica usando con maestria la parola scritta e orale. I testi e i discorsi più importanti della sua vita testimoniano una grande potenza di pensiero e una straordinaria capacità di sintesi. Allo stesso tempo, le sue lettere svelano un De Gasperi “altro”, diverso dall’immagine che comunemente si ha di lui. S’incontra così un uomo energico, innamorato della sua terra e delle sue montagne, capace di alleggerire con l’ironia e con un’incredibile forza d’animo i tanti rovesci della sua vita.
L’Epistolario di Alcide De Gasperi è un progetto che raccoglie le lettere inviate e ricevute dallo statista trentino lungo la sua intera vita e le mette a disposizione di tutti in una piattaforma online liberamente accessibile. Un patrimonio da riscoprire negli archivi di mezzo mondo, per dare nuova luce a uno dei grandi protagonisti del secolo scorso: un’impresa in continua evoluzione alla ricerca di nuovi materiali.
Riconosciuta dal Ministero per i beni e le attività culturali, l’Edizione Nazionale dell’Epistolario di Alcide De Gasperi è stata istituita con il Decreto ministeriale n. 519 del 15 novembre 2016.
Il progetto è finalizzato a raccogliere e rendere disponibile al pubblico la consistente mole della corrispondenza intrattenuta da Alcide De Gasperi con grandi protagonisti della politica nazionale ed internazionale, uomini di chiesa, amici, conoscenti e semplici cittadini. Un corpus monumentale, in parte ancora inedito se non addirittura sconosciuto agli storici.
I documenti vengono trascritti scientificamente, corredati da un apparato critico e riversati sulla piattaforma insieme all’accurata scansione degli originali da una community di decine di ricercatori, coordinati da un Comitato scientifico di altissimo livello, composto dai maggiori specialisti e guidato dal Presidente della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, prof. Giuseppe Tognon.
L’opera è stata inaugurata ufficialmente a Roma, nell’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, il 5 aprile 2019 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.