Nell’ultimo trentennio dell’Ottocento, in seno alla stampa politica del Trentino (che dal 1815 fa parte della contea del Tirolo, all’interno dell’Impero asburgico) è presente una pluralità di punti di vista, ognuno espresso in un titolo di giornale riconoscibile.
La Voce Cattolica rappresenta dal 1865 la posizione dei cattolici raccolti intorno alla curia. Esce tre volte in settimana fino al novembre 1902, quando diviene quotidiano. Nel 1906 muta il suo nome in Il Trentino e viene stampato fino allo scoppio della guerra in Italia (1915). Lo stesso giornale, soppresso durante il conflitto, rinasce subito dopo come Il Nuovo Trentino e sarà pubblicato negli anni fra il 1918 e il 1926.
Alcide De Gasperi diviene direttore de La Voce Cattolica il primo settembre del 1905, a soli 24 anni; succede a don Guido de Gentili, che aveva ricoperto il ruolo dal 1897. Guidato dal giovane De Gasperi il 17 marzo 1906 il giornale cambia il nome in Il Trentino (1906-1915), con il fine specifico di “ricostituire l’unità morale del Trentino, sulla triplice base della religione, dello spirito positivamente nazionale e della democrazia”. Con la fine della Grande Guerra e l’unione del Trentino al Regno d’Italia, il 23 novembre 1918 sarà sempre De Gasperi ad assumere la direzione di un nuovo giornale, Il nuovo Trentino (1918-1926), con il quale attraverserà i tormentati anni del dopoguerra sino all’avvento del fascismo, che lo costringerà a lasciare ogni impegno politico e giornalistico.
Naturalmente i tre giornali degasperiani non esauriscono il panorama della stampa trentina di fine Ottocento e inizio Novecento.
Fra le altre riviste governative ci sono Il Trentino (1871-1875), organo dell’Associazione nazionale liberale trentina sorta nel 1871, il liberale-nazionale Alto Adige (1886), che dal 1894 esce sei volte alla settimana, Il Popolo (1900), di area socialista e strettamente legato a Cesare Battisti e L’Avvenire del Lavoratore (comparso per la prima volta a Vienna nel 1895), che cominciò ad uscire con regolarità a Trento all’inizio del nuovo secolo (1901-1914).
Oltre a queste testate, si possono segnalare numerosi giornali minori diffusi nelle valli trentine, oltre a periodici specialistici, a cominciare da quelli di stampo cattolico che si occupano delle attività agricole come La cooperazione trentina (1898-1925) e Fede e Lavoro (1896-1906), periodico bimensile cristiano sociale che prosegue dopo il 1906 con il titolo di La Squilla. Sempre di matrice cattolica, ma legata all’ambiente dei giovani universitari, è invece la Rivista Tridentina (1901-1915).
Si tratta complessivamente di una vasta produzione editoriale, giustificata dalla forte alfabetizzazione della popolazione trentina (già nel 1880 nel Tirolo italiano gli analfabeti maschi sono solo il 12%, rispetto ad una media generale del 62% nel vicino Regno d’Italia).