Martedì 9 agosto, ore 21
Chi ama brucia. Discorsi al limite della frontiera
Bieno - Parco Fluviale
Spettacolo teatrale
di e con Alice Conti
testo di Chiara Zingariello
Alice Conti, attrice, performer, cantante, ci accompagna in un viaggio dentro i C.I.E., i Centri di Identificazione ed Espulsione per stranieri dove le persone – mezzo milione in Italia – possono essere internate fino a 18 mesi. Qui si creano i clandestini, una categoria che non esiste se non in relazione a questo luogo. Qui uno sguardo miope sull’altro introduce un’eccezione inquietante e antica: persone recluse non per qualcosa che hanno fatto, ma per qualcosa che sono.
Il Campo è una struttura para-carceraria che però non è sottoposta alle leggi della città né alle garanzie del carcere perché è stato costruito per far fronte ad un’emergenza e viene gestito sotto l’egida dell’accoglienza. “Si tratta di un luogo chiuso, segreto e separato – racconta l’autrice – dentro cui si realizza un disciplinamento che passa attraverso la scomparsa del corpo dei migranti dal visibile e dal sociale. È un luogo che si vuole rimuovere dal panorama e censurare dai discorsi pubblici e che ho tentato di ricostruire e immaginare sulla base dei racconti di chi lo ha vissuto.
Qui dentro al Campo la colpevolezza è un meccanismo deduttivo: sei qui dietro le sbarre quindi sei colpevole”. Lo spettacolo, un monologo-intervista a diversi personaggi realmente incontrati dall’autrice - la Crocerossina, la Garante, l’Ospite - vuole gettare uno sguardo antropologico su noi, sulla nostra società e sul modo in cui costruiamo l’immagine e l’identità degli altri, gli stranieri, i migranti, gli esuli.